sabato 27 ottobre 2012

IL LEVANTE ONORA LA FINALE DEL IX TROFEO PESSI TENENDO FINO ALL'ULTIMO APERTO IL RISULTATO, VINCE LA COPPA LA RAPPRESENTATIVA LECCESE CON IL RISULTATO DI 3-1

Risultati del Torneo: sul campo di Viale Gambaro in Albaro

mercoledì 26/9
LEVANTE 95-RAPPRESENTATIVA LIGURE BOLZANETO 5:3
LEVANTE 95-PISA 2:1


giovedì 27/9
finale 5°-6°posto RAPPRESENTATIVA LIGURE/BOLZANETO-REGGIO EMILIA 2-2 vince Bolzaneto dopo i rigori
finale 3°-4°posto VOLTRI-PISA 8:2
finale 1°-2°posto LECCE-LEVANTE 95 3:1


Il Levante si conferma già in ottime condizioni psicofisiche dopo neanche un mese di attività e, dopo la vittoria nel campionato regionale U.I.S.P., si batte fino all'ultimo con grande coraggio nella IX edizione del Trofeo Pessi.
Pur priva di ben tre giocatori di livello come Aveto, Canali e Gareffa, nella prima giornata la squadra rossogrigia, guidata come nella finale del campionato da Roby Manfredi, va ben oltre le aspettative vincendo entrambe le partite della prima giornata.
La prima sfida contro la Rappresentativa Ligure Bolzaneto finisce 5 a 3 e tocca l'apice agonistico nella seconda frazione di gioco, con la partita che, sul 3-0 a favore, sembra già finita, ma poi, in un paio di momenti, può essere inaspettatamente riaperta dagli avversari, che prendono coraggio, ci credono e spingono di conseguenza; ma proprio in questi frangenti i levantini sanno reggere, reagire da par loro e subito ristabilire le distanze, portando a casa un successo fondamentale per poter andare avanti nel torneo.
La seconda sfida di giornata vede il Levante opposto al Pisa, in una partita condotta perfettamente nel primo tempo, ma con la porta avversaria che sembra stregata e resiste inviolata a una serie incredibile di palle gol; poi una meritatissima doppietta di Andrea Perazzini rende merito al Levante e sembra proiettarlo senza affanni in finale; ma è soltanto la sensazione di un attimo, perché il Pisa, come sempre, fino all'ultimo non si arrende, e quindi accorcia, e poi ci prova in tutti i modi, sia con  la manovra che con tiri dalla distanza, ma alla fine non riesce ad avere la meglio sull'eroica difesa levantina, che protegge il tiratissimo 2-1 che vuol dire giocarsi la finale.
Avversario per la conquista della coppa, un Lecce che si presenta subito, ad occhio, come avversario di spessore diverso, per mezzi fisici, atletici e tecnici; per questo la finale è subito in salita per il Levante, e ben presto i pugliesi passano in vantaggio per una sfortunata corta respinta di Rosmarino su un diagonale da dentro l'area che coglie Coscia girato di spalle, e quindi impossibilitato a contrastare il centravanti nel beffardo tap-in sul secondo palo. Ma la partita non termina anticipatamente, neanche dopo il tiro al volo da quasi metà campo che determina il 2-0, un autentico eurogol; al contrario il Levante prima dimezza le distanze, con una caparbia iniziativa uno contro uno di Manfredi, che dalla fascia mette un rasoterra verso il secondo palo, Gareffa si fa trovare pronto e insacca a porta vuota, e poi addirittura sfiora il pari prima della fine del primo tempo, ma la palla viene neutralizzata sulla linea a portiere battuto, ne vien fuori solo un angolo senza esito. Nel secondo tempo il Lecce mantiene il pallino del gioco, ma si porta sul 3-1 solo nel finale e solo con l'ennesimo tiro dalla distanza, mentre il Levante, pur subendo molto, trova prima con Perazzini un paio di belle conclusioni di poco fuori e poi, su punizione di Manfredi, l'occasionissima per riaprire ancora la partita, ma, ancora a portiere battuto, un difensore salva in extremis blindando l'angolo basso sul secondo palo.
Certamente, a fine partita, tra i nostri corre un pizzico di rammarico per non aver centrato una doppia vittoria consecutiva che sarebbe stata un record assoluto per il palmares del Levante, e questo soprattutto dopo una prima giornata decisamente favorevole, che li ha invogliati a crederci intensamente. Ma il Levante, a conti fatti, esce comunque vincitore dal torneo, per due motivi fondamentali, il primo dei quali è che ha dato tutto quello che aveva senza accampare l'alibi delle assenze, il che mostra il conseguimento di una smagliante personalità; nella due giorni di Albaro il simbolo di questo spirito vincente si può rinvenire specialmente nell'impiego di Donato Coscia come difensore centrale aggiunto al posto nientepopodimeno che di mister Sergio Aveto; come noto, Coscia è rimasto a lungo assente dai campi di gioco per un incidente stradale che lo ha seriamente infortunato ad una gamba, ma pur avendo sostenuto un solo allenamento non si è sottratto alle necessità della squadra, ed il suo apporto positivo di concentrazione e voglia è stato alla fine unanimemente riconosciuto dai compagni.
Un altro importantissimo motivo di cui essere pienamente soddisfatti ed orgogliosi va riscontrato nella consapevolezza di essere stati padroni di casa all'altezza di un trofeo di calcio così importante, il quale si inserisce in una manifestazione di ospitalità ed apertura che offre spunti di interesse e di stare insieme decisamente vari ed originali. Se poi altre squadre sono mosse principalmente dal risultato, il Levante sta dimostrando con forza e chiarezza di cercare il risultato a partire dai valori assoluti e intramontabili della sportività, in primis lo stare pienamente nelle regole e il sapere premiare di volta in volta il merito e l'applicazione, anche se poi nella partita decisiva per vincere potrebbe essere schierata una formazione sulla carta più competitiva.
In questo quadro di esempio morale un grande riconoscimento merita sicuramente mister Sergio Aveto, per la scelta, si è visto quanto sofferta, ma alla fine assolutamente salda, di rimanere in panchina in questo torneo, anche se ben presto il risultato della finale è apparso molto difficile da rimontare; è e resterà arduo poter vedere in altre squadre qualcosa di simile, anche perché sappiamo tutti che Sergio è uno a cui piace molto vincere, ma poi lui le virtù morali e il benessere dei suoi ragazzi li sa mettere sempre in cima alla lista delle cose cui ispirarsi per dare le ali alla sua squadra, che attraverso questa strada ormai può vedere più vicino e luminoso, ben al di là di ogni possibile ostacolo, il traguardo delle venti primavere.


FORMAZIONE LEVANTE: Rosmarino, Monaci, Coscia (in finale sostituito nel pt da Gareffa), Mantero, Cirillo, Mennella, Manfredi, A.Perazzini.

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