Montalto di Castro, 13-15 settembre 2012 - Torneo "Matti per il calcio", finali nazionali U.I.S.P. di calcio a 7 per rappresentative dei S.S.M.
Girone eliminatorio a 3 squadre:
14 settembre, h 08.30: G.C. Levante 95 - Diavoli Rossi Milano 2-6
14 settembre, h 15.00: G.C. Levante 95 - RealMente Roma 4-1
Le
tre squadre chiudono a pari merito il girone con 3 punti, per migliore
differenza reti i Diavoli Rossi Milano guadagnano l'accesso agli
spareggi tra le peggiori prime classificate
Quest'anno il Levante
manca davvero d'un soffio la qualificazione alle semifinali del torneo
di Montalto di Castro, sempre più impegnativo e partecipato, con ben 22
formazioni al via. Il maltempo, va subito detto, condiziona le gare,
rendendo inagibile il campo in erba della polisportiva locale, e
dirottando gli xeneixi alla mattina su un campo a 5 all'aperto quindi al
pomeriggio sul parquet del limitrofo palazzetto dello sport. La prima
sfida, contro i Diavoli Rossi di Milano, si apre con un Levante sì
prudente, ma anche capace in pochi minuti di crescere e guadagnare
metri, con buone iniziative e una certa continuità di gioco, che
purtroppo non porta al meritato vantaggio anche per via degli spazi
molto stretti di cui possono disporre gli attaccanti. Al contrario, con
molta sfortuna, i nostri nel giro di un paio di minuti subiscono un
micidiale uno-due che determina anche il risultato parziale alla fine
del primo tempo, prima per una sfortunata deviazione di piede sugli
sviluppi di un calcio di punizione, che si trasforma nel più comodo
degli assist, poi per un classico contropiede sulla fascia, con il
Levante sbilanciato alla ricerca di un immediato pari, palla a seguire
in velocità, due difensori saltati di slancio, apertura dalla parte
opposta per l'uomo libero sottoporta. In avvio di ripresa, si accende
ancora una speranza, Gareffa pressa, intuisce, ruba una palla al limite e
va ad insaccare accorciando le distanze. Poi, un episodio raro e
fatale, che chiude di fatto la partita: passaggio indietro raccolto con
le mani dal portiere, il regolamento non lo permette; battuta la
punizione, la palla si dirige sul palo coperto da Mennella, che
istintivamente ruota il corpo verso la propria porta, autogol e il
Levante torna sotto di 2 reti. Da questo momento la squadra di Genova
non dà più l'impressione di poter recuperare il risultato, gli
attaccanti cercano il gol da soli e tutta la squadra, nello sforzo ormai
disperato di giocare il più possibile, si alza a ridosso del
centrocampo, e così, vista dall'altra parte, nella metà campo sguarnita è
una manna per gli attaccanti avversari trasformare i palloni persi in
rapidi uno contro uno vincenti. Alla fine, anche se i giocatori del
Levante sostengono di aver subito soltanto 5 gol, il risultato ufficiale
sarà di 2-6.
Nel pomeriggio il Levante, conscio di una classifica
ormai compromessa, affronta senza calcoli RealMente Roma. Su un campo
di gioco decisamente inusuale, il parquet del palazzetto dello sport che
in serata ospiterà la premiazione di tutte le squadre, sin dalle prime
battute i nostri mostrano di cercare l'onore della maglia con una
prestazione di livello. L'agonismo la fa da padrone in questa sfida, ma
in attacco il Levante è risoluto a sfruttare, con la coralità del gioco,
tutta la qualità dei suoi avanti, e alla fine, senza fretta, trae
profitto con intelligenza dalle palle inattive, con il mister che si
inserisce da dietro e di testa realizza una doppietta da applausi. Poi
con il 3-0, il Levante riapre anche il discorso qualificazione, ma le
difficoltà sono palpabili, perché gli avversari, che con questo
risultato sono condannati all'eliminazione, iniziano a giocare
letteralmente con il coltello tra i denti. Gli xeneixi arretrano,
contrastano, ribattono colpo su colpo; il gioco, oltre che durissimo, si
fa spesso malizioso, e proprio da una malizia, non vista o forse
tollerata dall'arbitro, nasce l'unico gol dei romani, che risulterà però
decisivo per la classifica del girone, e questo proprio nel momento in
cui il Levante sta producendo il massimo sforzo per segnare ancora: in
occasione di un contropiede originatosi sulla fascia sinistra il terzino
destro Cirillo, accorso a contrastare il portatore di palla avversario,
sta per neutralizzare la minaccia quando viene evidentemente spostato
con un braccio dall'avversario, comodo a quel punto l'appoggio
sottoporta per il gol della bandiera. Gli attaccanti del Levante nelle
fasi finali dell'incontro non potranno essere serviti con continuità
come nel primo tempo, ma continueranno ad esprimere a tratti la loro
fantasia specie sulle corsie laterali, puntando l'uomo e cercando lo
spazio giusto per andare al tiro; Sergio rinuncerà definitivamente a
salire, mettendo al servizio della difesa la sua regia e il suo colpo di
testa, e così la difesa soffrirà ancora tanto ma non cadrà più. Prima
del triplice fischio, ancora un'occasione, per il 5-1, Perazzini libera
al tiro Gareffa, che, però angola troppo. Ma è solo un dettaglio, e
infatti i calcoli per la classifica verranno fatti solo sul pulmino al
ritorno: alla fine della partita tutti i ragazzi escono dal campo con il
viso raggiante perché consapevoli di aver realizzato un bel gioco di
squadra al massimo delle loro possibilità, e di essere stati
protagonisti di un'impresa che resterà tra le più belle memorie della
squadra.
FORMAZIONE LEVANTE: Rosmarino, Manfredi, Aveto, Cirillo (Mennella nel st contro i Diavoli Rossi Milano), Gareffa, Andrea Perazzini.
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